" Si è tifosi della propria squadra perchè si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere. E' un segno, un segno che ognuno riceve una volta per sempre, una sorta di investitura che ti accompagna per tutta la vita, un simbolo forte che si radica dentro di te, insieme alla tua innocenza, tra fantasia, sogno e gioco."

domenica 20 agosto 2017

Si parte: attese, speranze, mugugni e...la sindrome di Sandra Mondaini in agguato...


Dopo settimane di calcio parlato si torna finalmente a quello vero, a quello giocato da 22 giocatori su un rettangolo verde e così, dopo l'antipasto della Coppa Italia ecco scattare il campionato con la SAMPDORIA che stasera a Marassi terrà a battesimo la matricola Benevento alla sua prima, storica partita in serie A.
E' un mix di sensazioni, di emozioni quello che si respira nell'ambiente blucerchiato: da una parte l'attesa, la speranza che prima del 31 agosto, giorno in cui l'estenuante calciomercato finalmente chiuderà i battenti la società piazzi un paio di colpi importanti che possano ridare un pò di entusiasmo ma soprattutto completare un organico che ad oggi pare deficitario, dall'altra la polemica ( non di rado forzata e pretestuosa ) e il mugugno, questo assolutamente comprensibile, di chi da questa campagna di compravendite non ha colto un progetto tecnico ma solo la volontà di fare cassa...
Ma, al di là di chi potrà arrivare ( ahimè da escludere l'approdo di elementi tali da far spostare in maniera decisiva l'ago della bilancia ) appare evidente che la SAMPDORIA farà parte di quel gruppo di squadre che salvo eventi ad oggi impensabili alla stagione avrà poco da chiedere...
Per alzare l'asticella delle ambizioni e provare a puntare con un pò di convinzione a un piazzamento in Europa League si sarebbero dovuti mantenere Skriniar ( sebbene abbia grande fiducia in Ferrari ) e almeno uno tra Muriel e Schick, provvedendo quindi a rinforzare la rosa nei suoi punti deboli ma con lo smantellamento avvenuto la sensazione è che il nostro campionato non si discosterà molto da quello scorso: se tutto va bene, anzi benissimo potresti ambìre ad un ottavo posto, se tutto invece andasse a rotoli potresti ritrovarti appena sopra la zona rossa, premettendo che per piombare in quella retrocessione dovresti compiere dei suicidi in stile 2011...
Vincere i derby, battere qualche grande?
Ci mancherebbe altro, firmerei adesso!
E' chiaro però che stiamo parlando di soddisfazioni belle ma effimere, fini a se stesse, che sbanchi due volte a San Siro, che fai doppietta nei derby e ti riappropri della supremazia cittadina non ti fa vincere una coppa nè ti manda in Europa...
Ci sarebbe la scorciatoia della Coppa Italia, competizione nella quale se azzecchi un paio di partite potresti ritrovarti in fondo, ma temo che come di consuetudine una volta approdati agli ottavi si "farà di tutto" per uscirne...
Insomma, la stagione che sta per cominciare si porta con se tanti dubbi, perplessità e sullo sfondo un pericolo, quello della sindrome di...Sandra Mondaini!
Chi non si ricorda il tormentone della celebre coppia che concludeva ogni puntata di Casa Vianello con CHE BARBA CHE NOI, CHE NOIA CHE BARBA!
Ecco, personalmente non vorrei ritrovarmi già a gennaio a dover pronunciare queste parole...

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